Tutti i modi di dire pressione alta
Ipertensione significa pressione alta ed è il rischio cardiovascolare più comune. Tradotto per i profani vuol dire rischio infarto o ictus. In Italia, secondo le più recenti statistiche, solo il 35 per cento delle persone è ben controllato ed è per questo che ogni anno si verificano incidenti cardiovascolari che si potrebbero evitare.
Pressione alta, una patologia silenziosa
La pressione alta è un problema medico molto diffuso e le conseguenze possono essere anche gravi perché si tratta di una patologia “silenziosa”, che può rimanere senza sintomi evidenti fino a stadi tardivi quando il danno provocato non è più recuperabile. L'ipertensione arteriosa può essere classificata in 2 grandi famiglie: quella essenziale e quella secondaria. Analizziamone le differenze.
I 2 tipi di ipertensione: essenziale o secondaria
Il primo genere di ipertensione che affrontiamo è quella essenziale ed è la più diffusa perché colpisce circa il 90 per cento degli ipertesi. L'ipertensione essenziale deriva da un mix di cause ambientali e genetiche che interferiscono con il cuore e le arterie. I fattori genetici sono i più importanti mentre quelli ambientali si possono ricondurre allo stile di vita. Tra i fattori ambientali che possono favorire lo sviluppo della pressione alta ci sono: stress, obesità, fumo, scarsa attività fisica ed eccessivo consumo di sale. La loro prevenzione è parte fondamentale di ogni prevenzione e cura dell'ipertensione.
Quando la pressione alta dipende dai reni
L’ipertensione secondaria è la più rara delle patologie legate alla pressione alta ed è generata da disfunzioni legate al lavoro di drenaggio del sangue riconducibile ai reni.
È un genere di ipertensione che riguarda circa il 10 per cento dell’intera popolazione degli ipertesi ma con gli stessi effetti dell’ipertensione essenziale.
Con la pressione alta si può convivere per anni
L’ipertensione può anche essere benigna o maligna. Nel primo caso la pressione alta rimane contenuta entro livelli moderati e ha un decorso stabile per anni o decenni. In teoria si può convivere per tutta la vita con una forma di ipertensione benigna anche se si è esposti a un maggiore rischio di infarto, insufficienza cardiaca ed ictus.
Ipertensione maligna, conseguenze gravi in 2 anni
L’ipertensione maligna invece si presenta solo nel 5 per cento delle persone che soffrono di pressione alta e può portare a complicanze gravi, fino anche alla morte, nel giro di 1 o 2 anni. Questa forma di pressione alta è definita ipertensione accelerata o maligna: rappresenta un caso di emergenza medica in cui la pressione sanguigna è estremamente alta ed è accompagnata dal rigonfiamento del nervo ottico posizionato dietro l’occhio.
Chi ha avuto un’insufficienza renale è ad alto rischio ipertensione maligna.