È il nostro principale mezzo di locomozione, primo punto di contatto con il mondo e con le nostre esperienze: passo dopo passo, capiamo insieme come prenderci cura della salute del piede.
Il piede umano - con le sue 26 ossa, 33 articolazioni e 100 tra tendini, legamenti e muscoli - è una delle strutture anatomiche più straordinarie. La sua complessità e funzionalità hanno giocato un ruolo cruciale nell'adattamento dell'uomo al suo ambiente, consentendo la stazione eretta e la locomozione.
Ma soprattutto, il piede rappresenta il punto fisso al suolo su cui grava l'intero peso del corpo: per questo è così incredibilmente sollecitato - e incline a problematiche di ogni sorta. Secondo uno studio della New York State Podiatric Medical Association, il 99% dei piedi risulta perfetto alla nascita: una percentuale che scende drasticamente già nel primo anno di vita, con circa l'8% di deformazioni, per arrivare poi all'80% sui 20 anni.
Di che natura possono essere queste problematiche? Di molti tipi: ossee, tendinee, muscolari, posturali. Ma le più comuni sono quelle cutanee - come calli e duroni, vesciche, verruche e micosi: perché il primo punto di contatto tra i piedi e il mondo esterno è proprio la pelle, ed è di lei che dobbiamo prenderci cura con attenzione.
Mantenere i piedi sani richiede attenzione e cura regolare. Abbiamo provato a raccogliere 6 consigli pratici per prevenire e gestire i problemi cutanei del piede:
Il piede nasce nudo, proprio come noi: nel corso dell'evoluzione lo sviluppo delle calzature ci ha permesso di ampliare le nostre possibilità, ma ci ha in un certo senso "allontanato" dalla libertà e dalla sensorialità insita nel rapporto piede-esterno.
Il "barefooting" o gimnopodismo, ossia la camminata a piedi nudi, è una disciplina che da decenni ormai è sempre più praticata in tutto il mondo: tra i vari benefici promuove la circolazione sanguigna, migliora la postura (spesso compromessa da abitudini scorrette) e riequilibra il baricentro corporeo. Questa pratica è particolarmente indicata per i bambini perché facilita lo sviluppo del piede e lo abitua a stimoli sensoriali che vengono elaborati dalla corteccia cerebrale, attivando i muscoli della gamba e del piede per adattarsi al contatto. Ma è consigliato a qualunque età: per gli adulti - senza patologie da sovraccarico, ulcere diabetiche o problemi osteoarticolari - camminare scalzi migliora la microcircolazione, la postura e l'equilibrio, offrendo anche benefici psicologici grazie alla sensazione di benessere che ne deriva.
E poi permette alla pelle del piede di respirare, senza costrizioni né sfregamenti: un bel sollievo!