Sospetto diabete? Tutto sugli esami e fattori di rischio
Potresti essere a rischio diabete? Hai dei sintomi compatibili con la diagnosi di questa patologia o semplicemente hai un’età che suggerisce un controllo periodico anche su questo fronte? In tutti questi casi il tuo medico ti consiglierà di fare uno screening per fare il punto della situazione. Ma quali sono gli esami da effettuare per diagnosticare il diabete mellito? Facciamo chiarezza insieme.
Diabete e glucosio nel sangue e nelle urine
Se il tuo medico di fiducia sospetta che tu abbia il diabete, non esiterà a prescriverti l’esame a digiuno della glicemia per rilevare con precisione i livelli di glicemia del sangue. I valori sono normali se compresi nell’intervallo di 70-110 mg/dl, mentre si parla di prediabete o ridotta tolleranza agli zuccheri quando oscillano tra i 100 e i 125 mg/dl; il diabete è conclamato quando i risultati sono uguali o superano i 126 mg/dl. L’esame a digiuno della glicemia a volte è accompagnato da un’analisi delle urine: quest’ultima non è da considerarsi un esame diagnostico per il diabete, ma è utile per misurare quanto il nostro organismo sia in grado di metabolizzare gli zuccheri.
La prova da carico di glucosio
Se i tuoi livelli di glicemia sono alterati a digiuno, potrebbero segnalare una condizione di prediabete. Per un’analisi accurata del quadro clinico, il tuo medico potrebbe chiederti di fare la prova di tolleranza al glucosio, comunemente chiamata test a carico orale di glucosio o OGTT (acronimo di Oral Glucose Tolerance Test). Si tratta di un esame che valuta come il pancreas risponde a una “dose-bomba” di glucosio preparata con 75 grammi di zucchero sciolti in acqua: il sangue viene esaminato prima a digiuno “senza carico” e poi a distanza di 2 ore, dopo aver bevuto la soluzione. A seguito di questo test “estremo”, se non hai il diabete la tua glicemia si attesterà su valori inferiori ai 140 mg/dl, mentre ci sarà la diagnosi di diabete conclamato per valori uguali o superiori a 200 mg/dl.
Pressione alta e massa corporea, campanelli per il diabete
Anche in assenza di sintomi, si consiglia che chiunque sia portatore di uno o più fattori di rischio metta in atto lo screening per la diagnosi di diabete. Tra questi c’è sicuramente il sovrappeso e l’ipertensione arteriosa, ovvero quando i valori della pressione sono costantemente uguali o superiori a 140/90 mmHg.
Se hai una storia familiare di diabete, meglio controllare
Forse lo sai già, ma il diabete mellito ha anche un’origine ereditaria e la predisposizione a questa patologia si può trasmettere da genitore in figlio. Se hai dei familiari di primo grado con il diabete, è probabile che il tuo medico ti prescriverà gli esami per lo screening dello stesso. Ricordati che conoscere l’anamnesi familiare è fondamentale per prevenire eventuali malattie croniche, proprio come il diabete.
Non dimenticarti del diabete gestazionale
Se durante la gravidanza ti è stato diagnosticato il diabete gestazionale e magari hai partorito un bambino di un peso uguale o superiore ai 4 chili, il cosiddetto feto macrosomico, vedrai che il tuo medico ti suggerirà di fare al più presto lo screening per il diabete.
Sospetto diabete con il colesterolo alle stelle
Se nei risultati degli esami del sangue il livello di colesterolo “buono” HDL ha valori inferiori a 35 mg/dl o i trigliceridi sono superiori a 250 mg/dl, anche in questo caso il tuo medico ti consiglierà di procedere con degli esami specifici per il diabete.
Un “tagliando” ogni 3 anni
Se non hai nessun valore fuori dalla norma in termini di glicemia, peso, pressione e anche l’indice di massa corporea è ok, ma hai comunque compiuto 45 anni, è comunque buona norma effettuare gli esami ogni 3 anni circa: il tuo medico di fiducia ti guiderà in tal senso.