Ipo no panic! Consigli per prevenire e gestire le ipoglicemie
Le ipoglicemie sono un evento non raro per chi ha il diabete e usa insulina o farmaci orali. Nello slang del diabete si chiamano “ipo” ma - a parte il diminutivo “simpatico” - possono avere l’oscuro potere di far sentire più vulnerabili e un po’ meno liberi. Non pensare però che l’ipoglicemia sia mediamente come un colpo “immediato”, uno shock: la maggioranza delle “ipo” si può prevenire. Ecco alcuni semplici consigli per imparare insieme a riconoscerne i sintomi e gestirle al meglio, in modo da risolverle in poco tempo.
Ipoglicemie, quando lo zucchero scende sotto “i livelli di guardia”
Chi ha il diabete lo sa: almeno in un’occasione ha visto la propria glicemia scendere sotto i cosiddetti “livelli di guardia”. Sì, perché ipoglicemia significa che c’è stato un rapido abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue al di sotto delle soglie di normalità: in genere, si tratta di 70 mg/dl. Più frequenti nell’ora prima di pranzo e nella parte centrale della notte, le ipoglicemie si annunciano spesso con una serie di segni premonitori, chiamati prodromi: scopriamo quali.
Primo sintomo: cuore a mille
Una reazione naturale all’abbassamento del glucosio nel sangue è la tachicardia, ovvero l’aumento dei battiti cardiaci per rifornire più rapidamente il cervello di glucosio. L’ipoglicemia coinvolge tutto il nostro organismo ma è il cuore a essere messo più alla prova. Se hai il diabete e ti senti il cuore battere in gola, il consiglio è di misurare subito la glicemia.
Sudorazione, fame eccessiva, capogiri e vertigini
Una forte sensazione di fame, il corpo che si trasforma in una doccia perpetua e qualche giramento di testa. Sono questi alcuni dei sintomi associati a episodi comuni di ipoglicemia. Se hai una crisi ipoglicemica, i tuoi riflessi mentali, per così dire, rallentano. Molte ricerche medico-scientifiche hanno infatti dimostrato che le abilità cognitive calano quando i valori di glicemia nel sangue scendono al di sotto della soglia di 70 mg/dl.
Zuccheri in più per prevenire? Neanche per sogno!
È vero, le ipoglicemie non sono affatto piacevoli ma si possono prevenire con buon senso. Purtroppo spesso nel magma della rete girano vere e proprie leggende metropolitane, anche sulle ipoglicemie. Alcune persone per scongiurare eventuali crisi assumono, per esempio, una montagna di zucchero in forma preventiva. Bene, niente di più sbagliato. Se ci pensi, è un controsenso: le ipoglicemie non si possono allontanare con una “terapia a base di zucchero”. Anzi, con l’assunzione di zucchero puoi passare dall’ipoglicemia all’iperglicemia, con il rischio di complicanze.
Il conteggio dei carboidrati per prevenire le ipoglicemie
La ricerca medico-scientifica ha dimostrato che la maggior parte delle ipoglicemie sono dovute a uno sbilanciamento tra l’insulina assunta e i carboidrati effettivamente consumati. Per migliorare il controllo glicemico può essere utile il conteggio dei carboidrati, un sistema che permette di calcolare l’entità del rialzo glicemico provocato da ogni pasto, in modo da compensarlo con le dosi adeguate di insulina. Se sei all’inizio, dovrai fare un po’ di pratica ma alla fine, aiutato sempre dal tuo medico o dallo specialista, troverai la giusta misura.
Gestisci le ipoglicemie con la regola del 15
Per affrontare in tranquillità un episodio di ipoglicemia, conoscere la celebre regola del 15 potrebbe esserti d’aiuto. Se i livelli di glucosio del sangue sono inferiori a 70 mg/dl, è ora di interrompere qualsiasi attività, compresa la guida di un’auto. Per la regola del 15 poi serve il glucometro e una piccola scorta di zucchero. La prima cosa da fare è assumere 15 grammi di zuccheri semplici, che corrispondono a 3 bustine di zucchero. Passati 15 minuti controlla di nuovo la glicemia: se il valore è inferiore a 100 mg/dl, prendi un'altra dose di 15 grammi di zucchero e così via. Dovrai ripetere l’operazione “zuccheri e misurazione” fino a quando i valori della glicemia non saranno per almeno due volte superiori a 100 mg/dl in assenza di ulteriore assunzione di zucchero tra le due misurazioni.