Il primo luogo comune da smontare? Sicuramente il legame diretto tra diabete e consumo di zucchero. La Food and Drug Administation americana ha istituito quasi trent'anni fa un gruppo di ricerca che ha concluso che non c'è alcuna prova certa che il consumo di zucchero possa indurre il diabete.
Se hai il diabete non cadere nel tranello della "dieta da malato". Il secondo luogo comune da sfatare è che tu debba seguire un'alimentazione diversa dagli altri. Puoi mangiare liberamente qualsiasi cosa sia nel tuo menù ideale purché rispetti il bilancio delle quote di carboidrati, proteine e grassi e le quantità di calorie necessarie per il tuo organismo. Esattamente come dovrebbe fare chiunque! L'unica differenza è che se hai il diabete non hai altra scelta.
Sei goloso? Tranquillo puoi mangiare dolci come chiunque ma al momento giusto: sempre al termine di un pasto. Se prendi un gelato lontano dai pasti rischi un importante picco iperglicemico di difficile controllo. A fine pasto un caffè con una bustina di zucchero fa alzare meno la glicemia di un caffè a metà pomeriggio. Ricordati però che la quantità di zuccheri che decidi di mangiare deve far parte della quantità di zuccheri che normalmente si può assumere. In parole semplici questo significa: mangia pure una fetta di torta ma rinuncia al pane o alla pasta.
Non sempre chi ha il diabete ha bisogno di insulina: ti servirà sicuramente se hai il diabete di tipo 1. Se ti hanno diagnosticato un diabete di tipo 2, non necessariamente nel corso della tua vita ne avrai bisogno anche se potrà accadere. Sarà il tuo diabetologo ad indicarti la terapia più adatta a te.
Se hai paura dell'ago, ti rassicuriamo: gli attuali strumenti a disposizione per la gestione del diabete permettono iniezioni quasi, se non del tutto, indolori. Forse è leggermente più fastidiosa la puntura al polpastrello per misurare la glicemia. Ma è tutto molto soggettivo.