Le ustioni sono lesioni dei tessuti provocate dal contatto con un tipo di calore elevato o da una sostanza corrosiva. Nel catalogo delle cause all'origine e della gravità di un'ustione ci può essere una fiammata o un pezzo di metallo incandescente, acqua bollente così come contatto con sostanze chimiche corrosive come la soda caustica e l'acido muriatico. Un altro discorso riguarda poi le scottature prese sotto il sole. Anche in questo caso la gravità della scottatura dipende dal livello di esposizione incontrollata ai raggi solari.
La gravità dell'ustione dipende prima di tutto dall'estensione, dalla zona colpita e dalla causa che ne è all'origine. Un'ustione di terzo grado ma di piccole dimensioni, per esempio, non mette la vita in pericolo. Un'ustione di secondo grado ma molto estesa, al contrario, può avere una prognosi più grave.
Per valutare la gravità di un'ustione bisogna circoscrivere bene la zona colpita dalla lesione. È importante sapere, per esempio, se ci sono in ballo articolazioni, aree cutanee soggette a stiramento o parti delicate della pelle come il collo o il viso. La gravità delle ustioni che interessano viso, occhi, orecchie e genitali richiede sempre una valutazione specialistica.
Altri fattori che condizionano la gravità dell'ustione sono il tipo e il calore specifico dell'oggetto responsabile della lesione. In genere le ustioni provocate da sostanze corrosive sono più estese. Di solito sono considerate ustioni gravi tutte quelle derivate da prodotti caustici come l'acido muriatico, indipendentemente dalla loro estensione.
È facile intuire l'influenza del tempo di esposizione sulla gravità di un'ustione. Alcune ustioni di primo grado, che hanno conseguenze meno gravi, possono essere indotte dal contatto della pelle per 6 ore consecutive con oggetti a una temperatura di 45 gradi. Ma un'ustione con la medesima gravità può presentarsi dopo 2 minuti di contatto con un oggetto a 51 gradi o in un solo secondo se la temperatura del contatto sale a 60 gradi. Il contatto di un solo secondo con un corpo alla temperatura di 65 gradi, invece, è sufficiente a determinare un'ustione di secondo grado.
Le scottature sono lesioni dovute all'azione del calore, per esempio quello del sole, sulla pelle. Come per le ustioni, per valutarne la gravità, bisogna accertare la profondità della scottatura e le dimensioni dell'area colpita. Maggiore è la zona interessata dalla scottatura maggiore sarà il numero dei capillari danneggiato. Le scottature possono determinare nella persona colpita uno stato di disidratazione che può diventare pericoloso se l'area interessata e scottata supera il 15 per cento della superficie della pelle in un adulto o il 10 per cento nel caso di un bambino.