Le regole per riconoscere e combattere i geloni

Il freddo serve per le contusioni, per conservare meglio il cibo ma la nostra esposizione cutanea a un freddo intenso, a partire da temperature qualche grado sotto lo zero, può essere causa di un gelone. Non si tratta solo di brividi lungo la schiena ma di un imprevisto che può recare qualche conseguenza spiacevole. Impariamo insieme a riconoscere i sintomi dei geloni e passiamo all’azione.

Il gelone colpisce prima le estremità

Prima informazione di cui essere al corrente: il gelone può colpire qualsiasi parte del corpo ma le estremità come mani, piedi, orecchie, naso e labbra sono le zone più a rischio essendo proprio quelle che esponi maggiormente al freddo e al gelo.

I campanelli d’allarme: punture di spillo e intorpidimento

Il gelone si presenta prima di tutto con una sensazione di freddo e dolore nell’area interessata. Se lasci quella zona del corpo esposta al freddo oppure non la riesci a proteggere o riscaldare, la sensazione iniziale si trasforma in un primo momento in un fastidio simile a tante punture di spillo, poi – man mano che la pelle si congela – si arriva fino alla sensazione di un intorpidimento generale.

Il gelone può bloccare i movimenti

Quando il gelone è nella sua fase conclamata, non spaventarti: potresti avere qualche difficoltà a muovere la parte del corpo interessata per via della rigidità provocata dal freddo su articolazioni e muscoli.

Il gelone cambia il colore della pelle

Non sai se ti sei preso un gelone?  La risposta è semplice; osserva la tua pelle perché di norma, in questi casi, cambia colore: da rossa può diventare bianca, poi bluastra. Non solo, dopo che hai riscaldato la zona interessata, potrebbero comparire anche delle piccole vesciche.

Spostati al calduccio, non camminare

La prima cosa da fare, se sospetti un gelone, è spostarsi in un posto più caldo di dove ti trovi non appena possibile.  Se i geloni colpiscono piedi e dita dei piedi, è meglio evitare di camminare, perché si potrebbe ulteriormente peggiorare il quadro.

Cambiati i vestiti, blocca le perdite di calore

Se sei un amante delle cime delle montagne, in qualità di scalatore saggio ti sarai portato quasi certamente un cambio di vestiti nello zaino. In caso di gelone, non esitare: cambiati subito e sostituisci gli indumenti bagnati con vestiti morbidi e asciutti, così da bloccare ulteriori perdite di calore. Se puoi, scalda le parti del corpo congelate avvolgendole in coperte e mettendole al riparo dal freddo.

Non strofinare la parte congelata

Un’altra regola di pronto intervento contro il gelone: evita nella maniera più assoluta sia di strofinare le aree colpite dal principio di congelamento che di provare a riscaldarle avvicinandole a un fuoco o a qualsiasi altra fonte di calore diretta, perché rischi di peggiorare la lesione.  Il riscaldamento ideale difatti è lento e graduale e dovrai immergere la zona interessata in acqua tiepida (non calda) per almeno 30 minuti.

Niente fumo in presenza di gelone

Se temi di avere un gelone rinuncia alle sigarette e chiedi gentilmente a chi fuma vicino a te di smettere subito: il fumo può infatti interagire con la circolazione sanguigna, rallentando così il riequilibrio termico della parte congelata.

Attrezzatura idonea se vai in montagna

Se sei uno scalatore di cime o pratichi sport invernali, sappi che sei un soggetto a rischio di geloni, perché ti muovi in un ambiente dove il mix di basse temperature e vento può lasciare i suoi segni.  Un consiglio per prevenire i geloni? Indossa sempre l’attrezzatura più idonea a proteggerti dal freddo.

Anziani e bambini a rischio geloni

Ebbene sì, i geloni possono colpire anche i bambini e le persone molto anziane. Il motivo? Sono a rischio di gelone perché hanno meno capacità di regolare la loro temperatura corporea.

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