Le iniezioni di insulina a cui deve sottoporsi chi ha il diabete, soprattutto per il diabete di tipo 1, favoriscono la metabolizzazione del glucosio e il rapido recupero di peso corporeo. Un confronto con la bilancia che molte adolescenti che assumono l'insulina affrontano come uno shock rifiutandosi poi di rispettare le cure. Questa è la diabulimia, un disordine comportamentale in crescente aumento ma quasi sconosciuto.
Una paziente con diabete tipo 1 è costretta a dosi di insulina quotidiane per un corretto funzionamento dell'organismo. Se le rifiuta o le riduce drasticamente per ragioni di estetica è a rischio diabulimia. Secondo la Diabulimia Helpline, una delle prime associazioni al mondo a occuparsi di questo disturbo, oggi in America il 40 per cento delle donne tra i 15 e i 30 anni con diagnosi di diabete e una personalità maniacale-perfezionistica sarebbe a rischio diabulimia. In Italia, secondo i dati del Polo Universitario dell'Ospedale "Luigi Sacco" che vanta un centro di sostegno per le famiglie dei giovani con diabete, 1 ragazza su 4 in terapia con insulina, di età compresa tra i 13 e i 18 anni, si autoriduce, fino a omettere, le iniezioni di insulina.
Spesso accade che le ragazze che soffrono di diabulimia, prima della diagnosi del diabete e le dosi programmate di insulina, siano magre o in perfetta forma perché non assimilano il glucosio. A causa del diabete possono mangiare zucchero ma raramente ingrassano. Quando iniziano le dosi di insulina questo "incantesimo" si rompe e si acquista peso. La diabulimia, cioè il rifiuto di assumere l'insulina per non ingrassare, aumenta la concentrazione di glucosio nel sangue provocando crisi di iperglicemia anche gravi.
Ma non solo, chi soffre di diabulimia entra in una situazione simile all'auto-cannibalismo: inizia a perdere la massa muscolare di organi e tessuti in un lento percorso di deperimento.
Spesso la diabulimia è associata ad altri disturbi del comportamento alimentare: dalle abbuffate all'astinenza prolungata fino al vomito indotto, e altre manie ossessivo-compulsive. Da questo genere di effetti collaterali deriva il termine diabulimia, una sintesi tra le parole "diabete" e "bulimia".