Le vesciche sono piccole lesioni della pelle che si sviluppano a causa dello sfregamento con le calzature o da piccole scottature. Si tratta di un disturbo comune ma particolarmente frequente tra gli incalliti, se così si possono chiamare, degli sport di resistenza: semplici runner, ancora di più maratoneti o i tanti escursionisti che ogni anno durante la bella stagione percorrono trekking e sentieri di decine di chilometri. I sintomi principali delle vesciche, che in alcuni casi possono rimanere indolori, sono l'arrossamento della cute, la sensazione di bruciore, prurigine, e l'aumento generalizzato della temperatura dell'area interessata.
Come accade per i calli e i duroni anche le vesciche sono una reazione naturale alle lesioni della nostra cute per prevenire infezioni o problemi peggiori. Quando una zona del piede è sottoposta a un attrito logorante contro un'altra superficie, tra epidermide (lo strato più superficiale della pelle) e derma (lo strato intermedio) si accumula un siero che genera una sorta di bolla. La funzione della vescica è proteggere la ferita da eventuali batteri e rischi di infezione. Questo processo di autodifesa della pelle ha un costo: quando si preme sulla vescica il dolore può essere così forte da ostacolare la camminata.
Secondo alcuni studiosi la formazione delle vesciche interessa fino al 39 per cento dei maratoneti o degli aspiranti tali. Una statistica che si allarga al 70 per cento quando si affrontano maratone di più giorni o gli ultratrail. Per questi sportivi la vescica è un disturbo frequente: alla fine di uno sforzo immenso o di un allenamento estenuante il dolore più comune è quello ai piedi causato dalle vesciche che si sono sviluppate durante l'attività fisica e che possono comparire anche se si utilizzano scarpe comode e adeguate.
Per ridurre al minimo il dolore ed evitare che la vescica degeneri in qualche forma di infezione o danneggi i tessuti, bisogna intervenire subito. La cura delle cosiddette bolle, spesso, non richiede la visita al podologo, lo specialista dei disturbi del piede, ma è necessario intervenire tempestivamente con il trattamento e la prevenzione delle vesciche.
Se la vescica ha ancora dimensioni ridotte, di solito inferiori ai 5 millimetri di diametro, ed è poco o per niente dolorosa, gli specialisti consigliano di non avventurarsi in interventi chirurgici fai da te. È sufficiente coprirla con un piccolo cerotto per proteggerla ed aspettare il riassorbimento spontaneo, che può avvenire in circa due o tre giorni. Il cerotto allevia il dolore e, oltre a creare un effetto barriera verso ospiti indesiderati come i germi, consente di mantenere umido l'ambiente attorno alla vescica favorendone così la naturale guarigione.